C’è tanta confusione, falsi miti e dicerie riguardo la celiachia, una malattia fino a qualche anno fa ancora poco trattata ma la cui diagnosi sta prendendo sempre più piede. Nonostante questo i luoghi comuni sulla celiachia continuano a circolare e sono duri a morire. Ne abbiamo letti e sentiti tantissimi. Qui vogliamo scardinare alcuni dei più sentiti, raccontati e soprattutto dei più sbagliati.
La celiachia è ereditaria?
La celiachia non è necessariamente ereditaria. I familiari di primo grado dei soggetti celiaci possono manifestare un rischio più elevato, ma non è detto che i gigli di celiaci nascano celiaci. Spesso molto dipende dai condizionamenti ambientali, oltre che psicologici, anche se la componente genetica resta sempre un fattore pregnante. Per questo se un tuo parente stretto è celialo, considera di fare anche tu il test diagnostico.
Mangiare senza glutine fa dimagrire?
Falso. Questa errata convinzione nasce dall’associazione che molti fanno tra glutine e prodotti come la pasta o il pane. Ma in realtà non è il glutine a far gonfiare, bensì i carboidrati e gli zuccheri contenuti in questi cibi e in tanti altri, con e senza glutine.
Privarsi del glutine non assicura un’alimentazione più leggera, soprattutto se poi per compensarne l’assenza si assumono prodotti industriali di bassa qualità, spesso molto ricchi di grassi e zuccheri.
Fare di testa propria e seguire un regime alimentare specifico senza un accurato controllo medico espone a diversi rischi e svantaggi, tra cui, paradossalmente, proprio l’aumento di peso.
Mangiare cibi con il glutine provoca la celiachia?
No. È convinzione diffusa che il glutine sia dannoso per l’organismo e soprattutto per i bambini, in quanto li esporrebbe al rischio di sviluppare la celiachia. Ad oggi non esistono prove e dati definitivi che possano confermare questa ipotesi.
Anzi, in un certo senso eliminare il glutine in via preventiva dalla propria alimentazione è persino controproducente, in quanto rende difficoltosa l’eventuale diagnosi di celiachia, che va effettuata mentre il soggetto segue una normale dieta con glutine.
Esistono diversi gradi di celiachia?
No, non sì può essere più o meno celiaci. Nonostante ci siano pazienti che manifestano sintomi molto più lievi di altri, a volte addirittura silenti, non esistono gradazioni della malattia. L’unica gradazione possibile, eventualmente, è quella che misura i danni che il glutine ha causato ai nostro intestino (si tratta della “classificazione Marsh”).
È vero che i prodotti senza glutine sono insapore?
No, è solo una diceria! L’industria alimentare del gluten free ha fatto e continua fare passi da gigante. Oggi una torta, una crostata o uno sformato preparato con farine senza glutine risulta praticamente indistinguibile da un impasto classico.
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