Dai rischi del vaccino anti-Covid, alla donazione del sangue, fino alla discussione sull’ereditarietà della malattia e le diete gluten free. Sono tante le fake news che hanno preso piede riguardo la celiachia. E noi vogliamo smontarle una ad una e fare un po’ di informazione.
Il vaccino contro il Covid è sconsigliato ed ha controindicazioni nei soggetti celiaci. FAKE NEWS!
Non solo non esiste alcuna evidenza scientifica al riguardo, ma al contrario la celiachia è considerata una patologia che aumenta il rischio di contrarre il Covid-19 in forma severa. Per questo diverse Regioni hanno aperto un canale prioritario di accesso al vaccino per chi soffre di tale patologia.
Il glutine fa ingrassare. FALSO!
Le decantate proprietà dimagranti di una dieta gluten free sono una leggenda: la dieta senza glutine non ha effetto alcuno sulla diminuzione del peso. Il falso mito nasce perché viene associato il glutine ai carboidrati. Ma i cibi contenti glutine non sono gli unici che contengono carboidrati e quindi una dieta gluten free non ci priva assolutamente dei carboidrati a meno che non si faccia una precisa scelta alimentare.
Il glutine fa male, meglio evitarlo. SBAGLIATO!
È convinzione diffusa che il glutine sia dannoso per l’organismo ed esponga al rischio di sviluppare la celiachia. Esistono persone che non possono mangiare glutine, in quanto allergiche o celiache. E per loro il glutine è certamente nocivo. Non lo è però per tutti gli altri. Non esiste alcuna ricerca che abbia mai dimostrato che il glutine sia in sé dannoso.
Anzi, al contrario alcuni studi scientifici hanno dimostrato che in chi non è celiaco l’esclusione del glutine dalla propria alimentazione non è solo inutile, ma può persino rivelarsi potenzialmente dannosa. Infatti l’alimentazione gluten free si associa ad una drastica riduzione del consumo di cereali integrali, con risultati nocivi: aumenta il rischio cardiovascolare.
La celiachia dipende esclusivamente da una predisposizione genetica. NON È PROPRIO COSI’.
La celiachia ha una base genetica, e il fattore ambientale necessario per scatenarla è il glutine. Attenzione però, perché nonostante glutine e predisposizione genetica siano elementi necessari, non sono sufficienti a sviluppare la celiachia. Da diversi anni, infatti, i ricercatori stanno cercando altri fattori che possano scatenare la malattia.
Da un genitore celiaco nasce un figlio celiaco. FALSO!
La celiachia ha una predisposizione genetica, per questo nipoti, figli, fratelli e sorelle di persone celiache hanno una probabilità maggiore di sviluppare la patologia. La probabilità in caso di parenti celiaci è di circa il 10%, rispetto all’1% della popolazione in generale. In ogni caso non c’è ereditarietà diretta e non necessariamente i figli ereditano la celiachia dai genitori.
Esistono diversi gradi di celiachia. FAKE NEWS!
Non si è più o meno celiaci, non si è più o meno gravi o più o meno sensibili. Celiaci lo si è o non lo si è.
I gradi di cui molti parlano fanno semplicemente riferimento al livello di atrofia dei villi intestinali al momento della diagnosi dopo l’analisi bioptica secondo la classificazione Marsh degli stadi di compromissione dei villi.
Se non hai sintomi manifesti non puoi essere celiaco. SBAGLIATO!
La celiachia non si manifesta allo stesso modo in tutti quelli che ne soffrono. Al contrario, può manifestarsi in maniera estremamente differente: frequenti dolori addominali ed episodi di diarrea alternati a episodi di stipsi. La celiachia può addirittura essere “silente” e quindi non presentare sintomi, nonostante il glutine danneggi allo stesso modo l’intestino, come nel caso di una celiachia manifesta.
Devo eliminare il glutine se sospetto di essere celiaco. ASSOLUTAMENTE NO!
La celiachia non va assolutamente autodiagnosticata. Se si hanno sintomi ascrivibili a questa patologia va consultato prima il medico di base e poi un gastroenterologo in modo da seguire tutto l’iter diagnostico per arrivare ad una diagnosi certa e non rischiare di togliere il glutine senza una reale necessità. Togliere il glutine prima di aver fatto esami e biopsie può portare al rischio di un falso negativo negli esami diagnostici.
L’unica differenziazione che ci può essere fra celiaci è quella che c’è fra celiaco sintomatico e celiaco asintomatico. Cioè fra un celiaco che ha delle reazioni precise e spesso dolorose all’ingestione involontaria di glutine e un celiaco che invece non ha alcuna reazione che lo possa avvertire di aver subito una contaminazione. Entrambi però subiranno delle conseguenze a livello intestinale con la riattivazione della risposta autoimmunitaria.
Chi è celiaco non può donare il sangue. FAKE NEWS!
Se si segue una rigorosa dieta senza glutine e se gli esami sono tutti in ordine non ci sono motivi per cui un celiaco non possa donare il sangue. Non ci sono quindi controindicazioni.
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