La Regione ha dato priorità a questa ed altre patologie che aumentano il rischio di sviluppare una forma severa di Covid-19
Nel Lazio via libera al vaccino anche per chi soffre di celiachia. Si è aperto, infatti, nei giorni scorsi un canale preferenziale per accedere alla somministrazione del vaccino contro il Covid-19 per chi è affetto da celiachia. L’appello si rivolge alle persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni, quindi ai nati dal 1962 al 2003.
“Il vaccino non comporta alcun rischio maggiore per chi è celiaco”
Nonostante in principio in molti abbiano temuto che esistesse una correlazione tra somministrazione del vaccino e maggior rischio di effetti collaterali per chi fosse affetto da celiachia, questo timore, privo di qualsiasi fondamento scientifico, è stato smentito.
“La celiachia aumenta il rischio di sviluppare il Covid-19 in forma severa“
Al contrario pare che la celiachia, insieme ad altre 50 patologie (tra cui asma, diabete mellito, dermatite erpetiforme, ipertensione, anoressia, bulimia, colite ulcerosa, artrite reumatoide e persino la sindrome da dipendenza da alcol e droghe), aumenti il rischio di sviluppare la malattia da Covid-19 in forma grave. Da qui la decisione della Regione Lazio di offrire un canale prioritario di accesso al vaccino per queste categorie.
Potranno usufruire di questo canale preferenziale le persone assistite dal Servizio Sanitario Regionale (SSR) della Regione Lazio, ovvero tutti coloro che sono assistiti da un medico di famiglia convenzionato con il SSR della Regione Lazio.
Grazie davvero! Veramente utile la vostra informazione!