Vaccino ai bambini celiaci, sì o no? E a quelli allergici? La Società italiana di Pediatria ha inserito nel proprio sito ufficiale una serie di FAQ e risposte ai principali dubbi delle famiglie in merito alla somministrazione del vaccino covid ai più piccoli, con particolare riferimento alla fascia di età tra i 12 e i 18 anni, per tranquillizzare in particolare i genitori di soggetti allergici o con patologie particolari.
Vaccino ai bambini celiaci, sì o no? Cosa dicono i pediatri
Sul sito della Sip si legge che ai soggetti celiaci (come a quelli allergici e asmatici) può essere somministrato il vaccino anti-Covid e che “gli studi attualmente disponibili non mostrano un incremento dell’incidenza di effetti collaterali in pazienti affetti da celiachia rispetto alla restante popolazione”.
Posso dare una tachipirina a mio figlio PRIMA della vaccinazione per evitare febbre e altre reazioni al vaccino?
In questi mesi di campagna vaccinale di massa ne abbiamo sentite tante di “pseudo-dritte”, tra chi consiglia e chi al contrario sconsiglia di praticare sport nelle ore precedenti e successive alla somministrazione, chi di assumere farmaci o prendere una tachipirina preventiva per evitare la febbre post-vaccino. Ma effettivamente possiamo dare una tachipirina ai nostri figli prima del vaccino? La risposta è NO. L’assunzione di antinfiammatori o paracetamolo prima della vaccinazione anti-covid non è mai stata studiata, pertanto non conosciamo l’interazione tra i due. La Sip specifica che l’interazione “potrebbe ridurre la risposta immune dell’organismo al vaccino”. Ovviamente non c’è alcun problema con l’assunzione di questi farmaci DOPO la somministrazione del vaccino, per gestire eventuali effetti collaterali.
Perché vaccinare bambini e adolescenti?
Bambini e adolescenti, tra i 12 e i 18 anni, sono i meno colpiti dal virus del Covid-19 e sono anche quelli che con minor probabilità svilupperanno la malattia in forma grave. E allora perché esporli al vaccino? La Sip spiega che recenti evidenze scientifiche hanno dimostrato che i contagiati in tale fascia di età, esattamente come negli adulti, hanno spesso presentato gravi complicanze renali e multisistemiche conseguenti all’infezione da Sars-Cov-2.
La riapertura delle scuole a settembre
Non dimentichiamo, inoltre, che bambini e adolescenti “possono fungere da serbatoio per la diffusione del virus nell’intera popolazione. Per questo, anche se l’obiettivo primario rimane quello di non sviluppare la malattia, soprattutto in forma grave, una vaccinazione universale ridurrà enormemente la circolazione del virus e, di conseguenza, anche il rischio di generare varianti, potenzialmente più contagiose e capaci di ridurre l’efficacia dei vaccini. Inoltre, aggiunge la Sip, la tempestività della copertura di bambini e adolescenti, permetterà di beneficiare di una prossima apertura dell’anno scolastico in sicurezza.
0 commenti